Programma

Le musiche attribuite al mito pergolesiano
G.B. PERGOLESI, Concerto per flauto e archi in sol magg. (attr.)
G.B. PERGOLESI, “In coelestibus regnis” per alto e archi
G.B. PERGOLESI, Salve regina per alto soprano e archi (attr.) (Fond. Levi Venezia)
ANONIMO, Canto dei Carrettieri (tradizionale)
G. PAISIELLO, Aria di Pulcinella (da Il Pulcinella Vendicato)
N. GRILLO, Cantata in lingua napoletana “Sosutose ‘no juorno de’ dormire”
G.B. PERGOLESI, Salve Regina in la min. per soprano e archi (attr.)
G.B. PERGOLESI, Concerto per traversiere e archi in re magg. (attr.)
ANONIMO, Salve Regina per soprano alto e archi (Bibl. S.Pietro a Majella-Na)


Giovan Battista Pergolesi, scomparso prematuramente nel 1736 all’età di 26 anni, è una figura carismatica nell’ambito del primo Settecento italiano. La sua breve stagione compositiva non gli ha impedito di influenzare la scuola musicale napoletana, la cui fioritura è costantemente frutto di riscoperte sensazionali, al punto da creare una sovrapposizione di lavori di altri autori che hanno pubblicato a suo nome a scopo di lucro. Se oggi si arriva a mettere persino in dubbio ciò che fino a poco tempo fa era attribuito con una certa sicurezza a Pergolesi, ecco che lo stimolante programma ideato da Antonio Florio con la Cappella Neapolitana offre un florilegio del “falso” Pergolesi, avvalendosi anche della straordinaria voce di Pino Di Vittorio, prezioso interprete di una tradizione che non sembra conoscere interruzioni.
Questo concerto rientra nell’area tematica Tra Classico e Neoclassico.

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